Registrato alla Corte dei Conti il Decreto del Ministro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 22 settembre 2022, concernente il rifinanziamento del Fondo per le nuove competenze.
La finalità del Fondo, rifinanziato con un miliardo di euro e orientato al sostegno delle transizioni digitali ed ecologiche, si conferma quella di offrire ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle nuove condizioni del mercato di lavoro, sostenendo le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi.
In tale prospettiva il Fondo Nuove Competenze insieme al Programma GOL e al Sistema duale, costituisce uno dei Programmi guida del Piano Nazionale Nuove Competenze nato con il PNRR per rafforzare il sistema della formazione professionale , difendere l’occupabilità dei lavoratori e far crescere la produttività delle aziende. L'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro sarà responsabile della gestione della misura e pubblicherà l'avviso che consentirà alle aziende di candidare i loro progetti.
Le imprese, come stabilito dall’art. 1, comma 2 del decreto devono sottoscrivere con i sindacati entro il 31 dicembre specifiche intese sulle rimodulazioni dell’orario di lavoro finalizzate a percorsi formativi dei lavoratori. La retribuzione oraria a carico del lavoratore è finanziata per un ammontare pari al 60% del totale e può arrivare al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario per i percorsi formativi, una sua riduzione a parità di retribuzione; gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero, al netto degli eventuali sgravi contributivi.
Il Fondo Nuove Competenze si rivolge ai datori di lavoro privati che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro sottoscritti, a livello aziendale o territoriale, dalle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori nazionali più rappresentative.