“La sicurezza sui luoghi di lavoro sta vivendo dei giorni molto difficili. I molteplici incidenti in azienda e nei cantieri ci impongono una riflessione profonda”. Anna Maria Domenici, presidente di Federlavoro Nazionale, analizza la situazione generale alla luce di quanto sta accadendo nel sistema-Paese. Anche INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) ha recentemente pubblicato nuovi dati relativi agli incidenti sul lavoro nel settore manifatturiero italiano per l’anno 2023. “Questi dati ci dicono che troppe imprese potrebbero fare di più nella prevenzione e mettono in rilievo l’importanza di continuare a investire nella sicurezza sul lavoro e nel miglioramento delle condizioni dei lavoratori – dichiara la Domenici – ma anche i lavoratori debbono comprendere fino in fondo la necessità di rispettare i singoli dispositivi di sicurezza”.
L’aumento delle denunce di infortunio ha riguardato quasi tutte le attività, eccetto la produzione di prodotti farmaceutici e l’industria del tabacco. Gli infortuni più comuni sono stati nella fabbricazione di prodotti in metallo e nella fabbricazione di macchinari. Le patologie denunciate hanno riguardato il personale maschile. L’età degli infortunati è in aumento, soprattutto tra le lavoratrici. INAIL si impegna anche a individuare soluzioni e misure di prevenzione per ridurre i livelli di rischio legati alle polveri di legno duro, classificate come cancerogene. Le aziende che investono in prevenzione possono beneficiare di finanziamenti e sconti sul premio assicurativo.
Tra gli infortuni più comuni nel settore manifatturiero, troviamo quelli legati alla movimentazione manuale dei carichi, alle cadute dall’alto, agli infortuni con macchinari e alle esposizioni a sostanze pericolose. Questi incidenti possono causare lesioni temporanee o permanenti e, in alcuni casi, possono essere fatali. Alcuni fattori di rischio che contribuiscono agli incidenti sul lavoro includono la mancanza di formazione adeguata, la mancata manutenzione degli impianti e delle attrezzature, la mancanza di procedure di sicurezza e l’insufficiente supervisione da parte dei responsabili.
“L’Italia è un grande Paese – ha concluso la Domenici – e le nostre imprese, le lavoratrici e i lavoratori, sono sicuramente in grado di vincere anche questa sfida. Più sicurezza, maggiore attenzione e meno incidenti sul lavoro. Non accontentiamoci del minimo, per evitare morti ed infortuni in cantiere serve il massimo sforzo di ognuno di noi”.