Mentre l'Istat stima una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 94,8 a 90,1 e l’indice composito del clima di fiducia delle imprese diminuisce per il quarto mese consecutivo, passando da 105,1 a 104,5, il Governo enuncia le prime, urgenti iniziative di risposta.
Vengono annunciate nuove misure a sostegno di famiglie e imprese e la proroga dei crediti d’imposta sulle bollette per le imprese, oltre al taglio delle accise sui carburanti (probabilmente fine a fine anno).
Per alleggerire il carico fiscale delle imprese e aumentare i salari il Governo annuncia interventi graduali (obiettivo: taglio di almeno cinque punti del cuneo fiscale) e incentivi per le assunzioni nelle attività ad alta densità di lavoro.
Di particolare interesse per le nostre strutture, il patto fiscale presentato dalla Presidente Meloni alla Camera, che contempla riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare, estensione della flat tax per partite Iva tra 65 e 100mila euro di fatturato, introduzione della flat tax per tutti sull’incremento di reddito rispetto al massimo raggiunto nei tre anni precedenti.
Si starebbe anche preparando una tregua fiscale con un piano agevolato di pagamenti nelle situazioni che precedono l’emissione della cartella esattoriale (formula del 5+5, ossia definire le imposte pagando una sanzione forfettaria del 5% + rateizzazione automatica in 5 anni).
Tali misure – di cui vedremo la concreta applicazione – hanno in ogni caso carattere di urgenza: le imprese hanno bisogno di accesso al credito, servono occupazione e nuove assunzioni, minore burocrazia, nuovi investimenti e soprattutto fiducia. Federlavoro vigilerà, come sempre, restando al fianco dell'Italia che lavora.