Federlavoro, riflessioni all'indomani del Primo Maggio

  • 03/05/2024

La Festa del Lavoro di appena qualche giorno fa ha indotto Federlavoro a realizzare alcune attente riflessioni sul mercato del lavoro e sulle sue prospettive.

"Dopo oltre due anni di accadimenti ed eventi che hanno stravolto le nostre vite, anche le richieste del mercato del lavoro sono cambiate - ha dichiarato il presidente di Federlavoro, Anna Maria Domenici - Domanda ed offerta ci dicono altro rispetto al passato anche recente. Il Covid, il dopo-Covid e la crisi energetica, con ben due conflitti, impongono una riflessione complessa.

L'Italia sta gettando il cuore oltre l'ostacolo ma questo potrebbe non bastare perchè siamo appesantiti da un debito storico di proporzioni importanti. Negli ultimi 25 anni il nostro Paese non è cresciuto e ha prodotto sempre un Pil dello zero virgola. Pochi sono stati gli investimenti in infrastrutture, in nuove tecnologie e la produttività è stata bassa. Ora l'Europa ci ha dotato di uno strumento come il PNRR, una leva che ha il compito di farci ripartire. Non possiamo assolutamente compiere passi falsi. Credo fermamente che l'elasticità delle piccole imprese deve essere il valore aggiunto della grande impresa e dei grandi progetti".

Come rendere la nostra vita e la nostra carriera professionale a prova di futuro? E come sostenere l'innovazione dei nostri processi aziendali? "I giovani di oggi svolgeranno in futuro un lavoro “che ancora non esiste” - aggiunge la Domenici - serviranno coraggio e competenze per affrontare le sfide che ci aspettano. Scuole e università dovranno adeguarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro. E in ultimo, ma non certo in ordine di importanza, non dovremo mai perdere di vista la sicurezza sui luoghi di lavoro".



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