"Un 2023 in chiaroscuro. Non bastava il dopo Covid, ci sono state anche le due guerre a rendere precari gli equilibri economici internazionali. Ma noi di Federlavoro abbiamo sempre tenuto la barra dritta seguendo il percorso delineato dagli organi statutari".
Così, il presidente Anna Maria Domenici all'Assemblea nazionale di Federlavoro che a Padova ha visto riunirsi associati da tutta Italia.
"Per quanto attiene alla manovra per l’anno 2024 la nostra attesa è per un nuovo corso di politiche economiche, a misura di artigiani e di micro-piccole imprese, che possano valorizzare le qualità, l’innovazione e la capacità competitiva - ha continuato la Domenici - il made in Italy è un “motore” sempre acceso ma va alimentato con il carburante della fiducia. Saranno fondamentali la riduzione della pressione fiscale e della burocrazia, oltre al contenimento dei costi della pubblica amministrazione, senza tralasciare una maggiore possibilità all’accesso al credito, servizi pubblici ed infrastrutture efficienti, una giustizia rapida ed un welfare attento alle nuove esigenze di imprese e cittadini. Tutto questo dovrebbe concretizzarsi finalmente con la nuova tanto attesa riforma fiscale".
Fondamentale continuerà ad essere il dialogo con le amministrazioni locali e nazionali.
Anche nell’esercizio 2023 Federlavoro congiuntamente a Conflavoro Pmi, alla quale aderisce, ha svolto un proficuo e costante lavoro di informazione e comunicazione delle leggi che sono state promulgate