La manovra di Bilancio è realtà. Con l'approvazione del Senato partono dunque le misure contro il caro energia, la flat tax per gli autonomi, l’introduzione di Quota 103, la riduzione del Reddito di cittadinanza e la tregua fiscale; salta invece la discussa soglia di 60 euro per l’obbligo del Pos. Segnaliamo i punti chiave per le imprese e per i professionisti.

 

Tema energetico

Ben 21 miliardi sono destinati ai sostegni contro il caro energia. La proroga al 31/03 del decreti Aiuti azzera gli oneri di sistema in bolletta e porta il credito d’imposta sulle bollette delle imprese al 35% (45% per quelle energivore). Scende al 5% l’IVA per le fatture dei consumi nel I trimestre 2023 per teleriscaldamento e al 10% quella del pellet per tutto il 2023. La discussa tassa sugli extraprofitti sarà dovuta solo se almeno il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 deriva da produzione/vendita di luce, gas o benzina.

 

Tema fiscale

Per accedere al regime forfettario al 15%, la soglia dei ricavi/compensi - – come annunciato - sale a 85mila euro; fino a 100mila si applica la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio. Confermati taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro e taglio del cuneo fiscale al 3% ai redditi fino a 25mila euro.

 

Tema lavoro e welfare

I percettori di reddito di cittadinanza che rifiutino la prima offerta (anche non congrua) di lavoro perderanno il beneficio. Nel 2023 prorogate le agevolazioni contributive per le assunzioni a tempo indeterminato con soglia di contributi fino a 8mila euro per donne e giovani con contratto a tempo determinato o assunti per la prima volta a tempo indeterminato e per i beneficiari dell'RdC. Per i premi di produttività fino a 3.000 euro l'IVA agevolata scende al 5%.