Federlavoro con Comunità Etica contro l'indebitamento delle imprese

  • 12/10/2021

Parole d'ordine: benessere e libertà. Ma la libertà parte prima di tutto dall'autonomia economica - spesso un miraggio in un'Italia di piccole imprese strangolate dal sovraindebitamento. Ma c'è chi ha un pensiero diverso di rivoluzione economica, ancorato a valori sociali, circolari e fiduciari e tenuto assieme dal fil rouge della legalità e del rispetto per gli ultimi. La nuova convenzione messa in campo da Federlavoro con Comunità Etica promuove una tutela legale “equa e solidale” verso tutte le aziende indebitate o con problemi legati alle cartelle esattoriali.

Intervista a Giacinto Cimolai, Presidente Nazionale di COMUNITÁ ETICA

Sovraindebitamento. Un tema esiziale in un paese sorretto da una dorsale di imprese mini e micro, che difficilmente possono reggere onde d'urto importanti. Qual è il vostro progetto?

Il DL 24 agosto 2021 n. 118 ha introdotto nuove misure di supporto alle imprese individuando diverse alternative ai fini della ristrutturazione o del risanamento aziendale e intervenendo sui processi di soluzione concordata della crisi per evitare fallimenti (dannosi non solo per l'impresa intesa come proprietà e lavoratori, ma anche per il territorio circostante e l'indotto di riferimento). Il differimento dell'entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza e l’introduzione della procedura negoziata per la soluzione della crisi d’impresa sono solo alcuni aspetti della normativa di Agosto che possono dare una mano alle imprese, soprattutto le più piccole. Ed è a quelle che si rivolge in primo luogo il nostro nuovo progetto di tutela legale a prezzi calmierati per tutte le aziende in sovraindebitamento o con problematiche legate all'evasione delle cartelle esattoriali.

Come si articola il progetto?

Vantiamo un team di Avvocati, tra i quali l'Avv. Silvio Orlandi del foro di Firenze che è per noi è un riferimento, che si mettono a disposizione delle imprese – incluse quelle di Federlavoro - per predisporre piani di indebitamento sostenibile e idealmente chiudere al meglio le posizioni debitorie. Il prossimo 30 Ottobre terremo, assieme a Federlavoro e al Patronato Silced, un evento sulla piattaforma Zoom per illustrare tutte le strade che riteniamo percorribili e come vorremmo articolare la nostra proposta, che si connota per un approccio fortemente sociale.

In che senso sociale?

Comunità Etica nasce e si identifica decisamente come progetto sociale: siamo partiti con un focus sulle fasce sociali più deboli per poi allargare l'orizzonte ad un ambito spesso dimenticato della produttività italiana, come l'agricoltura, ipotizzando dei progetti inclusivi, ed infine ci siamo espansi anche geograficamente in terre come l'Africa e non solo.
Questa premessa per dire che intendiamo approcciare anche il tema dell'indebitamento in modo etico. Per intenderci: non daremo tutela legale volta a ridurre un debito creando di fatto nuovo debito, magari a favore del legale stesso. La nostra idea, infatti, non è solo di far uscire le imprese dal debito, ma di farle entrare in un circuito virtuoso “resiliente” nel quale possano trovare servizi che offrono loro risposte a tutti i livelli: non solo legale, ma anche finanziario, di marketing, di vendita, digitalizzazione, internazionalizzazione. Il tutto garantito da una moneta complementare, un token (legalissimo) con un valore di 1 a 1 immediatamente convertibile.

Un piano ambizioso...ai limiti dell'utopia?

Semplicemente il nostro concetto di sviluppo è legato ad un'idea di business sociale, che non rinnega ovviamente l'utile di bilancio - finalità di qualsiasi attività d'impresa - ma che rifiuta la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochissimi per incoraggiarne la distribuzione su più mani possibili. Di fatto promuoviamo un concetto analogo al microcredito: la nostra tutela legale verrà offerta alle imprese a condizioni etiche, con un programma di pagamento delle parcelle basato sul microcredito, ossia dando fiducia anche a chi non può dare garanzie. Del resto la storia del microcredito ci ha insegnato che dare fiducia paga: chi ha beneficiato di microcredito si è infatti quasi sempre dimostrato assai più solvibile della media dei debitori.

Ci ha davvero incuriosito: appuntamento su Zoom il 30 Ottobre?

Per così poco? E ancora non vi ho parlato del nostro smart farm village, del giubileo del debito, dell'economia circolare del dono...



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